martedì 16 dicembre 2008

La ruota di medicina

Non ho studiato le tradizioni dei popoli nativi americani, ma il concetto di "ruota di medicina" è diffuso anche fra chi di quella cultura ha solo un'infarinatura, ed è un concetto di grande fascino e saggezza, secondo cui si nasce in un certo periodo dell'anno, con certe caratteristiche (doni, animali totem, carattere, colori, direzioni, etc) e procedendo nella vita (immaginata come una ruota) ci si conquistano i doni e le caratteristiche delle altre sezioni della ruota. Completato il giro, nell'età anziana, idealmente si ha la rotondità della saggezza. Mi sono ispirata a questa idea, e al conceto di "medicina" intesa come dono, qualità, area di esperienza ed eccellenza, per creare il programma delle giornate di rebirthing di quest'anno, "La Medicina dell'Amore" una ruota dell'anno (gli incontri sono quanto più possibile vicini al momento di passaggio di solstizi, equinozi e tempi di mezzo) che sia anche una ruota di medicina, in cui si procede riflettendo ascoltando praticando e coltivando qualità in armonia con l'energia dei vari momenti dell'anno. L'ispirazione è stata quella di "coltivare la luce" nelle nostre vite.

La ruota dell'anno

Anticamente il tempo era scandito dall'alternanza di oscurità e di luce durante l'anno. La vita nelle società a base agraria era regolata dal susseguirsi delle stagioni. C'era un tempo per la semina ed uno per il raccolto, e dopo il buio tornava la luce. Se immaginiamo l'anno come un cerchio, e tracciamo una croce coi diametri perpendicolari, il diametro nord-sud rappresenta l'asse dei solstizi: solstizio d'inverno, il 21 dicembre, inizio ufficiale dell'inverno e giorno più breve dell'anno (la luce è al minimo), solstizio d'estate, 21 giugno, inizio ufficiale dell'estate e giorno più lungo dell'anno (la luce è al massimo). Sull'asse orizzontale, da est a ovest, gli equinozi, 21 marzo, inizio ufficiale della primavera, e 21 settembre, inizio dell'autunno: qui, agli equinozi, giorno e notte hanno esattamente la stessa durata (luce e ombra sono pari). Le popolazioni celtiche davano molta importanza anche ai "tempi di mezzo" : l'inizio di febbraio (candelora), il primo maggio, la fine di luglio (nei paesi più a sud ferragosto), l'inizio di novembre ("i santi e i morti"). Ognuno di questi momenti segna un culmine, una soglia, un passaggio, un cambiamento di energia. Nei tempi antichi la vita umana era regolata sulla consapevolezza di questi movimenti, e le attività erano in armonia con essi. Sono diversi anni che sento l'esigenza di soffermarmi a meditare in questi momenti, che mi accorgo fare da spartiacque nel fluire dell'energia e nel suo con-fluire con quella della stagione. Momenti forti, che sono diventati evidenti anche se da persona nata e vissuta in città non ne sapevo niente, e mi hanno spinto a leggere, a cercare, e a scoprire che erano la bussola in base a cui gli umani regolavano la loro rotta nel tempo. La fascinazione è aumentata al punto da pensare di lavorare col rebirthing (cosa di meglio per armonizzarsi con i movimenti astrali di una pausa nella vita in cui si ascoltano col respiro le maree interne) proprio in quei momenti, e da qui sono nati i corsi degli ultimi anni. Il ciclo che inizia ora (per i celti l'anno finiva a Samhain, il primo novembre) proprio il 21 dicembre, col solstizio d'inverno, la "porta dello spirito", è uno dei momenti spiritualmente più potenti dell'anno. L'argomento scelto è la fiducia, la qualità da coltivare nel momento più buio dell'anno, e in un momento storicamente buio. Tradizionalmente il solstizio d'inverno è il culmine del buio, ma da qui rinasce la luce, si concepisce il nuovo che verrà.

venerdì 5 dicembre 2008

Rebirthing per coltivare la luce

L'approccio del Rebirthing comprende sia lo sviluppo di capacità di riflessione e di scelta riguardo la qualità dei propri modi di pensare e atteggiamenti mentali (aspetto psicologico), sia un' osservazione affettuosamente distaccata delle proprie reazioni fisiche ed emotive (aspetto psicosomatico), sia lo sviluppo della capacità di percepire il movimento energetico del corpo (aspetto spirituale), portando a una ritessitura dell'essere umano come organismo integro. Nel tantrismo in India c'era la fusione totale della fisicità e della spiritualità: il termine Tantra ha una radice TR che indica l'area semantica della tessitura. Ri-tessere, riarmonizzare, rimettere insieme ciò che era stato separato dal più grave dei malintesi: credere di essere i propri limiti. Più si eleva il livello energetico con la respirazione e la pulizia mentale del rebirthing, più facile è liberare lo Spirito/Anima dalla prigionia dell'identificazione nella Personalità/Ego, disincagliandoci dal malinteso che noi siamo le nostre pochezze, e aprendoci alla possibilità di concepire noi stessi di nuovo, e nascere a nuova vita, una vita nuova basata sulla scelta.

L'oscurità e la luce

Un mondo identificato nel limite e nella dualità è un mondo intento alla propria distruzione, impegnato a generare sempre più guadagno, fama, esteriorità, con le loro inevitabili conseguenze, prepotenza, avidità, invidia, prevaricazione, fretta, e il loro risultato: guerra, povertà, ingiustizia, paura.... Sta succedendo, tutto intorno a noi: diventa urgente creare spazi alternativi, dilatare i tempi, coltivare valori che da sempre sono fonte di gioia e di pace, per stare insieme con gli altri invece che gli uni contro gli altri. Il concetto di coltivazione energetica, proprio del taoismo, può essere applicato alla vita in Occidente come antidoto alla distruzione. coltivando le qualità che caratterizzano lo spirito-anima: fiducia, amore, unione, passione, generosità, pace, gratitudine, forza, consapevolezza, attenzione, ascolto... L'ombra e la luce possono essere considerate opposte in un sistema binario in cui tutto è statico, bianco o nero, o complementari in un un sistema in cui gli opposti si incontrano in una danza che crea e ricrea costantemente l'equilibrio nel movimento. Anche la luce può risultare abbacinante e impedir di vedere, così come nel buio non ci si muove bene. Un po' d'ombra fa risaltare i dettagli, e la luce è essenziale per la vita...

giovedì 4 dicembre 2008

L'enneagramma

Il concetto di un'essenza immortale incarnata in un guscio limitato e caratterizzato dal dualismo è alla base di uno dei sistemi di evoluzione spirituale più antichi del mondo (considerato alla base di sistemi di convinzioni diversi, come il sufismo e il misticismo dei padri del deserto): l'enneagramma. Secondo l'enneagramma lo Spirito/anima è descrivibile in 9 aspetti, così come ci sono 9 declinazioni dell'Ego/Personalità Presente, dette tipi, che sono portatori di limiti e difetti (paura, invidia, gelosia, senso di inferiorità, dipendenza, avarizia, ira, avidità, e così via) e troppo spesso costituiscono l'identità della persona . Il processo evolutivo consiste nel riconoscere che ad ogni tipo corrisponde l'essenza, e che questa può essere coltivata. L'identità completa di ognuno è fatta di tipo ed essenza insieme, con l'essenza che guida e che sceglie, perchè più saggia e priva dei difetti che diventano prigioni. Siamo tutti un po' prigionieri dell'identificazione nella personalità o tipo, e tutti troppo poco in contatto con l'essenza, sede della fiducia, dell'amore, del benessere, della generosità, della pace, della gratitudine, della forza e di tutte le qualità che ci fanno stare bene insieme, con noi stessi e con gli altri

La natura umana: Spirito/anima ed Ego/Personalità Presente

Al centro di ogni essere umano ha sede l'essenza più pura, lo spirito/anima (definizione di Ron Young), che è in contatto con tutto, è in armonia con tutto, è in pace, colma di gioia, letteralmente fatta d'amore, di sostanza divina. Quando questa essenza si incarna ha bisogno di un guscio, una custodia per vivere nello spazio/tempo: l'Ego o Personalità Presente. Gli esseri umani sono puri spiriti (illimitati) incarnati nello spazio/tempo (limitato). di solito questo crea problemi, che di solito consistono in errori di comprensione della propria identità. Immerso nella dualità dello spazio/tempo l'essere umano si dimentica l'Anima e si identifica nella Personalità, dimentica la magia dello spirito e rimane asserragliato nell'Ego.

"L'amore è l'unica realtà. Tutto il resto è illusione" G.S.