L’aspetto di cocreazione è stato costantemente
presente, e un’altra Silvia, e un’altra Chiara hanno portato contributi
fondamentali: non so nemmeno come han fatto, ma quando sono andata per
preparare insieme c’era una montagna di rami d’abete, e un piano per tracciare
la spirale. Io avevo portato di che proteggere il bel pavimento di bambù, e le
candeline e tutti i vasetti che avevo in casa e in poco tempo abbiamo prodotto
questa meraviglia: già l’atmosfera fra noi e la preparazione per me sono state
una gioia.
Ci aspettavamo tanta gente, e già il giorno
prima meditando in preparazione della serata avevo sentito l’armonia che c’era
fra le persone riunite lì. Infatti eravamo un po’ più di sessanta , e per
un’ora e mezza c’è stata quiete e silenzio e pace e condivisione intima senza
parole. E’ stato un momento molto speciale. Normalmente è impossibile che un
gruppo di persone così numeroso stia in silenzio e raccoglimento così a lungo:
è stato un bellissimo aspetto di cocreazione fra chi lo spazio aveva
predisposto e quelli che sono venuti a viverlo e condividerlo. L’ultima domenica
prima di Natale, un traffico indiavolato, gente ovunque presa dallo slancio
finale dei preparativi per la festa, e noi eravamo in un’oasi di pace e di
silenzio. Credo che sia un vero lusso potersi concedere uno spazio di quiete
nel mezzo della vita troppo spesso frenetica che facciamo.
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