sabato 10 gennaio 2015

Come bambini nel cuore



Alla fine la luce fievole e dorata delle candele illuminava la stanza abbastanza da vederci, e guardare il papà che accompagnava con delicatezza e rispetto sua figlia, e il totale agio e concentrazione della piccolina ha colpito molti. 

In una delle prediche più belle che io abbia sentito nella notte di Natale il sacerdote invitava i fedeli a imparare dal miracolo del Natale. “Dio  si è incarnato in forma umana, lo Spirito è entrato in un bebè, nato da donna. Anche noi possiamo riempire la nostra vita di Dio”,  far entrare lo Spirito nel corpo direi io. Il solstizio d’inverno era anche noto come “porta degli dei” perché in questa stagione che nei climi temperati è fredda e oscura c’è più tempo da dedicare allo spirito, più vicinanza. Nella nostra cultura lo spirito si è perso, non è compreso, non se ne parla – e infatti se ne vedono i risultati nel mondo intorno a noi. E dire che sarebbe la nostra più vera essenza. Lo Spirito non sta a poltrire su qualche altare, non è nei cieli. È dentro di noi che abita, e frequentarlo è una buona idea

Nessun commento:

Posta un commento


"L'amore è l'unica realtà. Tutto il resto è illusione" G.S.